La socializzazione del cane non riguarda soltanto quella con i suoi simili, ma anche con gli umani, gli
oggetti e l'ambiente che lo circondano.
Esistono tre tipologie
di socializzazione che aiutano a capire quali problemi potreste trovarvi
ad affrontare se un cucciolo non è ben educato:
1)
socializzazione primaria (S1)
che prevede l’incontro con la mamma e gli altri fratelli. La mamma
svolge un ruolo molto importante nei primi 60 giorni di vita, perché
insegna al cucciolo ad essere cane; senza l’approccio materno il
cane potrebbe non riconoscersi tale;
2) socializzazione secondaria (S2)
che riguarda la conoscenza delle persone. Nei primi mesi di vita il
cane deve relazionarsi con uomini, donne, bambini e anziani
altrimenti, crescendo, potrebbe avere problemi con loro;
3) socializzazione ambientale
che
riguarda l’ambiente che circonda il cane compresi i rumori del
traffico e dei mezzi di trasporto. Nei primi mesi di vita è molto
importante che il cucciolo non passi il suo tempo rinchiuso in casa
senza fare esperienze; questo potrebbe ripercuotersi in fase
adolescenziale.
Questa
è una tematica molto importante quando si decide di adottare un
cucciolo.
Se l’adozione avviene tramite allevamento, il consiglio è di controllare di persona come sono cresciuti i cuccioli, se insieme
alla loro mamma oppure no, e capire anche se hanno avuto modo di fare le
esperienze descritte in precedenza.
Lo stesso discorso vale
anche se l’adozione avviene attraverso il canile. In questo caso,
però, non è sempre possibile: i cuccioli vengono trovati per strada
e spesso il canile non ha le possibilità economiche e il personale
per poter fare tutto quello che serve.
Prima
di adottare un cane in allevamento, è sempre bene verificare,
comunque, le credenziali di chi ha in custodia il cucciolo.
Invece,
per quelli che si adottano dal canile, la cosa importante sarà la
bravura nel gestire i primi mesi di vita del cane per gettare delle
buone basi per gli anni che verranno.
ALTRI
CONSIGLI
Non
tenete i cuccioli chiusi in casa, fategli fare tutte le giuste
esperienze, come la socializzazione con altri cani (ci sono
tantissimi centri cinofili che organizzano le cosiddette puppy
class). Fateli avvicinare ad anziani e bambini, soprattutto questi
ultimi, perché nella fase adolescenziale potrebbero sviluppare un
rifiuto verso di loro.
Altra
cosa molto importante è abituarli alla presenza degli oggetti più
svariati come passeggini, biciclette, carrozzine per disabili: per
loro è tutto nuovo e l'esplorazione è fondamentale così come
l'abitudine al traffico e ai brevi viaggi in macchina.
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