Accogliere un cucciolo: i consigli per i primi giorni
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Il periodo dell’accoppiamento segue i cicli basati sulla luce solare e sulla temperatura, ad es in Italia le stagioni sessuali dei gatti tendono ad andare dalla primavera all’autunno e quindi durante questo periodo la femmina è soggetta ad un maggior numero di calori.
La gestazione delle gatte è di circa 63 giorni.
Una gatta in media può partorire 4/5 cuccioli, ma può arrivare anche fino a 10.
Le gatte al loro primo parto sono dette “primipare” e dal momento che sono inesperte potrebbero non essere in grado di adottare da subito un comportamento corretto durante il parto, ad es. rompere il sacco amniotico per liberare il gattino e permettergli quindi di respirare. La placenta viene mangiata da mamma-gatta, in quanto è ricca di sostanze nutritive; i primi giorni di vita dei cuccioli rimane infatti costantemente con loro.
I gattini appena nati sono ciechi e parzialmente sordi, non possono regolare la loro temperatura corporea e non sono autonomi ad eliminare i bisogni fisiologici, per questo mamma-gatta li lecca in modo molto intenso per stimolare la respirazione, la digestione, il metabolismo e l’eliminazione. I gattini appena nati devono poter prendere il primo latte della mamma detto “colostro”, che è ricco di sostanze nutritive e di anticorpi.
Per le prime 3-4 settimane mamma-gatta tenderà a rimanere con i piccoli più del 70% del suo tempo, per prendersi cura di loro, poi piano piano andrà a diminuire per arrivare circa al 16% intorno alla quinta settimana.
Quando i cuccioli inizieranno a muoversi nell’ambiente circostante, la madre tenderà a reagire in modo molto reattivo al loro pianto, raggiungendoli e prendendoli per la collottola al fine di riportarli al sicuro.
L’interazione tra mamma-gatta ed i suoi cuccioli è molto importante e l’osservazione della mamma permette loro di imparare molto velocemente.
Verso la terza settimana i gattini iniziano a mettere i denti da latte e la poppata comincia a diventare man mano dolorosa. L’inizio dello svezzamento parte intorno ai 40 giorni di vita dei cuccioli, quando mamma-gatta comincia ad educarli alla caccia. Per i gatti domestici lo svezzamento dei cuccioli consisterà nel mangiare pian piano un cibo sempre più consistente e mirato per i cuccioli, la caccia potrà essere sostituita dal gioco e le prede dai giocattoli.
Mamma-gatta insegna ai cuccioli ad es. come lavarsi, come coprire i bisogni, a cacciare ed a diventare un gatto adulto equilibrato. La frustrazione da svezzamento, quando mamma-gatta allontana il cucciolo che cerca ancora di prendere il suo latte, è un passaggio fondamentale per l’equilibrio psicologico del gattino.
Lo svezzamento definitivo dal latte materno si ha intorno ai due mesi/due mesi e mezzo circa, mentre quello psicologico si ha verso i 4 mesi.
A partire dalla terza settimana circa i gattini iniziano a giocare tra di loro e con la mamma, attraverso il gioco imparano a dosare il morso ed il graffio.
A partire dalla quarta/quinta settimana mamma-gatta inizia ad adottare dei metodi per educare i cuccioli:
– aggressione da svezzamento, cerca di scoraggiare la poppata adottando posizioni che la rendono difficile o allontanandosi da loro, a volte può arrivare anche a dare delle zampate sul loro naso
– aggressione disciplinare, quando i gattini sono troppo irruenti o la infastidiscono ed allora ricorre alla zampata o fermando il cucciolo usando anche il morso ed il ringhio
-aggressione educativa, per inibire il cucciolo lo gira sulla schiena e gli sgraffia il ventre.
Queste tecniche educative non hanno il fine di “aggredire” il cucciolo nel vero senso della parola, ma di educarlo ed infatti sono sempre seguite da comportamenti di cura, leccamento e sfregamenti. Mamma-gatta non fa loro del male ed i cuccioli non hanno paura di lei.
E’ molto importante che nei primi mesi di vita i gattini non vengano mai separati dalla loro mamma.
Simona Cherubini
Consulente per la Convivenza con il Gatto – livello Avanzato
Operatore in Comunicazione Naturale Gatto-Uomo®
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