Dettagli Attività
Animali Ammessi
- Cani taglia Piccola
- Cani taglia Media
- Cani taglia Grande
- Gatti
Servizi Offerti
- Accesso Disabili
- Aria Condizionata
- Accetta Carte di Credito
- WiFi/Internet Point
- Giardino
Descrizione
Ristorante Olga, Lago,
Gola. Nel nome, il destino, si dice? Ed è quello che si
verifica con l'insegna di questa bella osteria simpatica e
frequentata (e già questo significa qualcosa). Lago? Siete a
due passi dal Lario, non distante dalla strada che collega Milano a
Lecco, all'interno di un cortile (l'ultimo a sinistra di una piccola
strada in salita a senso unico, con possibilità di
parcheggiare l'auto). Gola? Qui sappiate che mangerete bene,
accompagnando ai cibi vini giusti, con un servizio che sarà
cordiale e veloce (altro bonus). Il menu? Per cominciare come
antipasti, potete scegliere tra i gamberi croccanti su
vellutata di
patate, piovra
tiepida con le patate o acciughe Sant'Agata di Oneglia
con crostini di pane e pomodorini dry. In alternativa affettati di
salumi toscani del Podere La Chianina, lardo aromatizzato, crudo di
parma con porcini sott'olio. Tra i primi riso, con risotto con spinaci
novelli e taleggio della Valsassina o ghiotte penne al ragù
di missoltino del Lario. Pronti per i secondi? E' un must
del locale la fiorentina,
non si sbaglia con costoletta
alla milanese, tagliata di
manzo al rosmarino o tomino del Piemonte pancettato alla griglia. Ci
stanno ancora i dessert? Torta sbrisolona o soufflé al
cioccolato a chiudere una sosta di cui sarete davvero contenti.
Nei Dintorni
Quel «gran borgo» che quando il Manzoni prendeva a scrivere la sua impareggiabile «canta favola»; or sono cent'anni, già s'incamminava a diventar città, da un pezzo è ormai un'ampia, moderna e civilmente laboriosa cittadina il cui comune, secondo il censimento 1921, conta 13.141 abitanti e tutto il territorio del circondario 157.354. Non toccò a Lecco la sponda più amena del magnifico Lario, ma la più imponente e operosa: ché se a' piedi delle alte montagne brulle e negre strapiombanti in più luoghi a dirittura giù nelle acque non si svolgono i deliziosi meandri dei giardini verdi attorno alle ville sontuose, vi si adagiano, o meglio vi si aggrappano, in compenso, gli opifici fumosi d'onde il prodotto del lavoro umano esce in gran copia per tramutarsi in moneta corrente. E questa operosità degna delle fucine favoleggiate nelle latèbre del siculo Mongibello non è d'oggi, ma data da più di cent'anni, poi che già ai tempi del Foscolo le ferriere lecchesi destavano gli echi delle gole montane e delle insenature del lago, onde il grande poeta dal troppo sensibile cuore cantava alle Grazie, nella sua originale concezione sintetica di cose dissonanti, dalle quali sa trarre un concento di amabili armonie:
Nei Dintorni con Animali
Molto verde, lago montagne parchi
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