Hotel Santuario

Piazza Bartolo Longo 2/6, Pompei NA Campania
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SIAMO APERTI
dal 10 Marzo 2024 al 08 Gennaio 2025

Servizi Speciali A DOG

  • Accesso Ristorante ai Cani

Siamo Ideali anche per...

  • FAMIGLIE CON BAMBINI: Accanto alle scale del Santuario di Pompei e a pochi metri dall’entrata degli scavi archeologici sorge il nostro Hotel con camere di recente ristrutturazione e affacciate sulla piazza principale.  La struttura dispone anche di un ristorante e un bar dove poter trascorrere piacevolmente il proprio soggiorno. 

Vicino a noi puoi visitare...


Spiagge A DOG


Animali Ammessi

  • Cani taglia Piccola
  • Cani taglia Media
  • Cani taglia Grande
  • Gatti
  • Altri Animali

Servizi per Animali

  • Ciotole

Servizi Struttura

  • Aria Condizionata
  • Accetta Carte di Credito
  • Ristorante
  • Tv
  • WiFi/Internet Point

Descrizione

Accanto alle scale del Santuario ed a pochi metri dall’entrata degli scavi sorge l’Hotel del santuario, gestito da persone la cui professionalità e cordialità deriva dai maestri del turismo sorrentino, La struttura dispone di 26 camere modernamente arredate con bagno, doccia, frigo bar, servizio in camera, climatizzatore e balconi che affacciano sulla piazza della Basilica del Rosario. L’Hotel dispone anche di servizio bar, pasticceria, gelateria e rosticceria di produzione propria. Il ristorante dell’hotel del Santuario dispone di tre sale climatizzate con un servizio eccellente per cerimonie e banchetti. Gli ospiti possono usufruire anche di un servizio coiffeur su prenotazione. Raggiungere la struttura è veramente semplice, essendo a pochi passi dalla linea ferroviaria e la deliziosa accoglienza completerà la vostra piacevole sosta e sarà nostra premura garantirvi un lieto ricevimento.


Nei Dintorni

SCAVI ARCHEOLOGICIGli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti

I ritrovamenti a seguito degli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana[2], nonché la cittàmeglio conservata di quell'epoca; la maggior parte dei reperti recuperati (oltre a semplici suppellettili di uso quotidiano anche affreschi, mosaici e statue), è oggi conservata al museo archeologico nazionale di Napoli ed in piccola quantità nell'Antiquarium di Pompei[3], attualmente chiuso: proprio la notevole quantità di reperti è stata utile per far comprendere gli usi, i costumi, leabitudini alimentari e l'arte della vita di oltre due millenni fa.

Il sito di Pompei, che nel primo decennio del nuovo millennio è stato visitato costantemente da oltre due milioni di persone all'anno[4], è risultato essere nel2014 il secondo sito italiano per numero di visitatori, con 2.621.803 persone e un introito lordo totale di 21.076.994,55 Euro[5] (preceduto solamente dal sistema museale che comprende Colosseo, Foro Romano e Palatino). Nel1997, per preservarne l'integrità e sottolinearne l'importanza, le rovine, gestite oggi dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, insieme a quelle di Ercolano ed Oplonti, sono entrate a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO[6].

SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE

Il pontificio santuario maggiore cattedrale della Beata Vergine del Santo Rosario[1] è il principale luogo di culto cattolico di Pompei, nella città metropolitana di Napoli.

È tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico; numerosi personaggi e santi vi hanno fatto visita, tra questi san Ludovico da Casoria, san Luigi Guanella, san Giuseppe Moscati, san Leonardo Murialdo e santaFrancesca Saverio Cabrini; tra i papi che hanno visitato il santuario vi sonosan Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.

Il santuario ha la dignità di basilica pontificia.

È cattedrale della prelatura territoriale ed è sede della delegazione pontificia.

VESUVIO

Il Vesuvio è un vulcano esplosivo e attivo, la cui ultima eruzione ebbe luogo nel 1944. È situato nel versante sud-orientale della città metropolitana di Napoli, in Campania, nel territorio dell'omonimo parco nazionale istituito nel 1995, simbolo della stessa città. La sua altezza, al 2010, è di 1.281 m[2] e sorge all'interno di una parziale caldera di circa 4 km di diametro, ovvero la parte restante del precedente edificio vulcanico (il Monte Somma) dopo lagrande eruzione del 79, che ne determinò il crollo del fianco sud in corrispondenza del quale si sarebbe formato il cono attuale col suo cratere.[3]

In posizione dominante rispetto al Golfo di Napoli assieme ai Campi Flegreiposti a nord-ovest della città, è attualmente l'unico vulcano di questo tipo attivo di tutta l'Europa continentale[4] ed è fra i vulcani più pericolosi e studiati nel mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle sue pendici e nelle vicinanze abitano circa tre milioni di persone e le conseguenze di un'eruzione sarebbero estremamente devastanti.

ERCOLANO

Ercolano (fino al 1969 Resìna) è un comune italiano di 53 693 abitanti[1]della città metropolitana di Napoli in Campania.

Ercolano è famosa nel mondo per gli scavi archeologici della città romanafondata, secondo la leggenda, da Ercole e distrutta dall'eruzione del Vesuviodel 79 d.C.; insieme a quelli di Pompei e Oplontis, fanno parte del Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il tratto del Corso Resina che dagli Scavi archeologici arriva fino a Torre del Greco è chiamato Miglio d'Oro per le splendide ville del XVIII secolo allineate ai suoi lati.

Da Ercolano parte la strada che conduce al Gran Cono del Vesuvio per la visita al cratere.

COSTIERA AMALFITANA

La costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato a ovest da Positano e a est da Vietri sul Mare. È un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, sede di importanti insediamenti turistici. Considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO prende il nome dalla città di Amalfi, nucleo centrale della Costiera non solo geograficamente, ma anche storicamente. La costiera amalfitana è nota per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costiera ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. La costiera amalfitana è nota anche per alcuni prodotti tipici, come il limoncello, liquore ottenuto dai limoni della zona (sfusato amalfitano), le alici e le conserve di pesce prodotte a Cetara, e le ceramiche realizzate e dipinte a mano a Vietri.